Che tu sia proonto o meno, il concetto di Industria 5.0 è qui. Mentre molte aziende sono ancora impegnati nello sviluppo di metodi per l’interconnessione di nuove tecnologie per migliorare l’efficienza e la produttività (i principi guida di Industria 4.0), la successiva fase dell’industrializzazione è già alle porte.
Con l’avvento dell’Industria 4.0, i processi di produzione sono stati ridefiniti con un’ondata di applicazioni intelligenti costituite principalmente da sensori ed interfacce pensate per aumentare l’interconnessione fra le varie macchine, e portare maggiore trasparenza nei processi, fino a controllare con precisione la qualità di singoli lotti o prodotti.
Che Cos’è l’Industria 5.0?
La ripresa dell’economia globale richiede l’accelerazione della doppia transizione verde e digitale, in modo da costruire una società e un’economia più sostenibili e resilienti. L’industria è tra i principali motori di questa doppia transizione.
Il nuovo concetto di Industria 5.0 non poteva arrivare in un momento migliore. Molte aziende europee si stanno reinventando, adattandosi alla nuova realtà imposta del COVID, abbracciando sempre più le nuove tecnologie. Ora è il momento di rendere i luoghi di lavoro più inclusivi, costruire catene di approvvigionamento più resilienti e adottare modalità di produzione più sostenibili.
Negli ambienti di produzione, i robot, hanno storicamente svolto i lavori pericolosi, monotoni o fisicamente impegnativi. Grazie ad Industria 4.0 le macchine sul posto di lavoro sono diventate più intelligenti e più connesse, Industria 5.0 mira a fondere queste nuove capacità di calcolo cognitivo con l’intelligenza e l’intraprendenza umana nelle operazioni collaborative al fine di costruire un sistema più forte e più resiliente.
Per essere preparati all’Industria 5.0 e al suo impatto, ci sono tre elementi chiave che bisogna comprendere.
1. Industria 5.0 mira a supportare, non a sostituire, gli esseri umani.
Non confondere l’introduzione sempre più massiva di robotica ed automazione come un’opportunità per eliminare l’organico e sostituire i lavoratori che svolgono compiti ripetitivi sulle catene di montaggio. Le imprese produttrici che comprendono il valore dell’intuizione umana e delle capacità di problem solving si stanno posizionando meglio di altre, anche per la qualità del prodotto.
La gente spesso pensa ai lavoratori in produzione come alienati facilmente sostituibili da robot.. Ma, nella pratica, molte di queste attività sono difficili, e l’operaio della catena di montaggio spesso non è un mero, acritico, esecutore.
Così, quando decidi di sostituire un tuo dipendente con una macchina, ti ritrovi con alcuni nuovi problemi difficili da risolvere.
Lo stesso CEO di Tesla, Elon Musk, ha ammesso che “l’eccessiva automazione” nella sua azienda è stata un errore, twittando che “gli esseri umani sono sottovalutati”.
<blockquote class="twitter-tweet"><p lang="en" dir="ltr">Yes, excessive automation at Tesla was a mistake. To be precise, my mistake. Humans are underrated.</p>— Elon Musk (@elonmusk) <a href="https://twitter.com/elonmusk/status/984882630947753984?ref_src=twsrc%5Etfw">April 13, 2018</a></blockquote> <script async src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
Sebbene i robot siano molto più coerenti degli umani e migliori nel lavoro di precisione, sono inflessibili e incapaci dell’adattabilità e del pensiero critico che ci definiscono come umani. Lavorando insieme alle persone, i robot possono realizzare il loro scopo designato di fornire assistenza e migliorare le nostre vite. Universal Robots usa il termine “cobot” per i robot collaborativi per sottolineare l’importanza delle persone nella tecnologia robotica.
L’industria 5.0 renderà la fabbrica un luogo in cui le persone possono lavorare a fianco a dei “robot collaborativi”, per ottenere elevata produttività e precisione, ma pure un prodotto sostenibile e umano.
2. Industria 5.0 riguarda la ricerca dell’equilibrio ottimale tra efficienza e produttività.
L’obiettivo di Industria 4.0 è stato quello di interconnettere macchine, processi e sistemi per la massima ottimizzazione delle prestazioni. L’Industria 5.0 fa un ulteriore passo avanti verso efficienza e produttività. Si tratta di perfezionare le interazioni collaborative tra umani e macchine.
Già diversi settori industriali, da quello automobilistico alle imprese di costruzioni in legno, stanno beneficiando dei principi e dei prodotti generati dall’Industria 5.0. Ma i loro guadagni non sono stati raggiunti senza alcune esitazioni iniziali. I dipendenti inizialmente erano quasi sempre scettici sull’utilizzo di robot che potrebbero potenzialmente togliere loro il lavoro. Ma quei timori sono svaniti una volta che i vantaggi in termini di efficienza sono diventati evidenti.
In produzione, si sono resi conto che i robot li sollevano dal lavoro fisicamente impegnativo, così possono concentrarsi su altri compiti: artigianato e robotica idealmente si completano. In molte circostanze è possibile utilizzare sistemi di automazione complessi, con sensori e telecamere. È così possibile per un lavoratore completare più attività contemporaneamente assistito da robot e, se i sensori rivelano eventuali discrepanze nel prodotto, il lavoratore viene avvisato in modo da poter apportare le opportune correzioni.
Industria 5.0 riconosce che l’uomo e la macchina devono essere interconnessi per soddisfare la complessità produttiva del futuro nell’affrontare le crescenti richieste di personalizzazioni e qualità.
3. La progressiva implementazione dell’Industria 5.0 è inevitabile.
Una volta che hai utilizzato la tecnologia per rendere più efficiente un processo, non ha senso tornare al vecchio modo di fare le cose. Ecco perché usiamo computer con software di elaborazione testi invece di macchine da scrivere. Allo stesso modo, l’Industria 5.0 è l’orizzonte degli eventi del mondo manifatturiero. Date le efficienze che si possono ottenere, siamo ben oltre il punto entro il quale è possibile tornare indietro.
Il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) ha chiesto un’accelerazione dello sviluppo dell’intelligenza artificiale e della robotica in Unione Europea, per smettere di inseguire USA e Cina, e dipendere da questi, per il bene dei consumatori e dei produttori
Sebbene i progressi di Industria 5.0 non possano essere bloccati, ci sono ancora domande e perplessità essenziali che devono essere affrontate da produttori e politica. L’eccessiva automazione, ad esempio, è un problema su cui è normale esprimere preoccupazione, e queste stesse apprensioni sembrano condizionare i cambiamenti di atteggiamento di innovatori come Musk, i cui approcci un tempo aggressivi all’automazione si sono sensibilmente attenuati.
Impegnarsi con queste e con le molte altre sfide e opportunità che Industria 5.0 comporta invariabilmente richiederà una pianificazione e una preparazione commisurate alle esigenze di ciascuna azienda e ai risultati attesi.
La questione non è se un impresa possa trarre vantaggio dai robot collaborativi che lavorano a fianco del personale, ma come può sfruttare al meglio le nuove tecnologie, e ottenere risultati ottimali dalle interazioni uomo/macchina.