Il Content Marketing e l’ottimizzazione per i motori di ricerca vanno di pari passo: non importa quanti contenuti pubblichi e quanto questi siano interessanti, non ti gioveranno se le persone non riescono a trovarli. D’altro canto, il Content Marketing stesso può influenzare, positivamente o negativamente la tua strategia SEO.
Esperti di marketing sanno che il Content Marketing e la SEO hanno una relazione simbiotica, ma sono in molti, ancora, a fare piccoli errori, apparentemente irrilevanti, che possono però sommarsi finendo col sabotare la loro strategia SEO.
Ecco alcuni modi nei quali potresti correre questo rischio.
1. Concentrarsi solo su contenuti esterni
Una Content Marketing Strategy di successo è costituita da contenuti pubblicati sul sito, e contenuti esterni. I contenuti esterni includono guest post, articoli, menzioni della stampa, sia su di te, che sulla tua azienda, e sono tanto più importanti, quanto più è autorevole il sito dove questi sono pubblicati.
Che presentino collegamenti (back links) al tuo sito o meno, sono comunque preziosi dal punto di vista SEO, ma se ti concentri solo sul questi contenuti e trascuri il tuo sito, non otterrai grandi vantaggi.
Per ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca come Google, i contenuti del tuo sito devono essere di alta qualità e utili per i lettori quanto i contenuti esterni che li guidano fino a lì.
Una solida strategia di Content Marketing include articoli educativi e coinvolgenti pubblicati con regolarità sul tuo blog o informazioni esaustive e ricche sul sito. Questi, dovrebbero essere ottimizzati per le parole chiave di tuo interesse, ma scritti ed ottimizzati per i tuoi visitatori, non per gli algoritmi.
Qui, aiuta avere un tecnico SEO ed un buon Copywriter all’interno dell’azienda, oppure affidarsi ad un agenzia che saprà guidarvi alla scrittura di contenuti adatti al vostro business.
2. Sovraottimizzazione delle parole chiave e pubblicazione di post troppo brevi
L’opposto del contenuto interessante, scritto per gli esseri umani, è costituito da post da 400 parole scritti male o, peggio, sovraottimizzati pensando esclusivamente alle parole chiave. L’inserimento di un numero eccessivo di parole chiave, la scelta di lunghezze predefinite per gli articoli, testi poco chiari. sono tutti segnali negativi per i motori di ricerca, che identificheranno il tuo sito come non affidabile.
Concentrati, invece, sulla creazione di alcuni articoli che approfondiscano, in modo chiaro, argomenti fondamentali di competenza della tua azienda. Identifica, facendoti aiutare dai messaggi dei tuoi stessi clienti, perplessità e curiosità sulle quali costruire nuovi articoli. Racconta dei tuoi progetti più interessanti, con foto e video se possibile.
Scrivendo questi post, non preoccuparti della durata: un articolo che funziona può contenere 400 parole, o anche 6.000, l’importante è che risponda alle esigenze dei tuoi lettori con informazioni utili, e che sia coerente, in modo tale che chi legge possa riconoscere la tua linea editoriale, e riconoscersi.
3. Ignorare il valore dei sottotitoli
Gli utenti che arrivano sul tuo sito web sono alla ricerca di contenuti chiari e facili. Includere i sottotitoli nei tuoi articoli crea interruzioni che identificano in modo chiaro le varie sezioni, rendono il contenuto più fruibile, ed aiutano il lettore a trovare più facilmente quel che cerca.
4. Non ottimizzare il tag “title”
Il tag “title” viene utilizzato per specificare il titolo di una pagina web. Indica ai visitatori e ai motori di ricerca cosa possono aspettarsi dalla pagina. Questo tag, molto importante, viene visualizzato sulle SERP (Search Engine Results Page) e quando viene condivisa sui social media,
Se stai pubblicando contenuti sul sito ma non scrivi con altrettanta cura il tag “title” per ciascuna pagina, includendo keyword pertinenti che il tuo pubblico di destinazione potrebbe cercare, potresti non suscitare l’interesse che vorresti, e non essere in grado di portare più utenti sul tuo sito.
5. Non inserire l’attributo “alt” nel tag delle immagini
L’attributo “alt” viene utilizzato nel codice HTML per descrivere l’aspetto e la funzione di un’immagine all’interno una pagina Web. L’aggiunta di questo testo alternativo alle foto non solo rende il tuo Sito Web accessibile agli utenti ipovedenti, ma fornisce anche un migliore contesto e descrizioni delle immagini ai crawler dei motori di ricerca, il che li aiuta a indicizzare correttamente le immagini del tuo sito.
Lasciare questo attributo vuoto, o semplicemente con il nome del file immagine, può ostacolare la corretta indicizzazione dell’immagine perché i motori di ricerca non sono ancora completamente in grado di riconoscere il contenuto di una foto.
6. Dimenticare di collegare i nuovi post ad altre pagine del tuo sito
Per determinare l’autorevolezza dei tuoi contenuti e comprendere in che modo le pagine del tuo sito sono correlate, Google utilizza i link. Ovviamente, più link autorevoli puntano al tuo sito, maggiore sarà il valore ad esso attribuito.
Altrettanto importante è anche la struttura interna del sito: l’organizzazione e l’ottimizzazione dei link interni ti consente di gestire i livelli di profondità delle varie pagine, le gerarchie, e la clusterizzazione dei contenuti attraverso SILO tematici.
7. Concentrarsi solo sulle keyword brevi
I motori di ricerca tentano sempre più di individuare l’intento delle persone quando cercano qualcosa (ricerca semantica), e le stesse persone si stanno abituando a questo digitando query più complesse.
La ricerca semantica è il tentativo dei motore di ricerca di riconoscere il significato contestuale dei termini adoperati al fine di generare risultati più rilevanti. In altre parole, Google sta cercando di comprendere il linguaggio naturale degli utenti per diventare sempre più efficiente.
Con l’introduzione di questo nuovo paradigma, è un errore includere solo keyword brevi nel tuoi contenuti, perché potrebbe limitare la frequenza con cui le tue pagine compaiono nei risultati di ricerca.
8. Scrivere contenuti prima di eseguire un audit tecnico del sito Web
Troppi marketer si immergono direttamente nella creazione di contenuti, e pubblicano tonnellate di contenuti senza prendersi il tempo necessario ad assicurarsi che il sito Web sia ottimizzato per trarne reale vantaggio.
In casi più estremi, abbiamo visto le aziende pubblicare decine di articoli e guest post sul blog, per scoprire che il loro sito non era nemmeno sottoposto a indicizzazione da parte di Google. In casi meno gravi, bassa velocità del sito, file mancanti, tag duplicati, reindirizzamenti non necessari, influiscono sul modo in il posizionamento cambia nel tempo.
Questi problemi possono portare a un’esperienza utente scadente, o possono impedire ai motori di ricerca di eseguire la scansione dei contenuti.
Prima di iniziare a creare i tuoi contenuti, è essenziale eseguire un audit tecnico del sito Web per assicurarsi che sia ottimizzato, e possa beneficiare dei nuovi contenuti che stai creando.